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Amy Winehouse Addio Amy

Amy Winehouse

A ben più di una settimana dalla sua morte è arrivato il momento di scrivere qualcosa su Amy Winehouse. La sua scomparsa è stata una perdita non valutabile nel mondo della musica, voci così sono davvero rare. In tanti hanno pianto la sua perdita e hanno mosso la macchina mediatica perfar diventare questa giovane artista un mito.

Amy Winehouse - Terry Richardson

Amy Winehouse - Terry Richardson

Anche Amy, assieme a molti suoi illustri colleghi, è sfortunatamente entrata a fa parte del Club 27: artisti talentuosi morti giovanissimi, spesso in modo violento, ancora più spesso per droga.

 

Una miniera d’oro

Queste poche righe non vogliono raccontare l’ennesimo ritratto di un’artista che molti di noi conoscono molto bene. Si tratta più che altro di raccontare l’ennesima storia di ordinaria speculazione fatta sulla pelle di chi ormai non c’è più.

Avvenimenti di questo tipo diventano a tempo record delle macabre miniere d’oro, soprattutto per discografici senza rispetto e parenti. Anche la mamma di Amy in questi giorni è riuscita a dire che da tempo sapeva della situazione disperata di sua figlia, ma ovviamente al posto di tenderle la mano ed aiutarla a superare l’ennesima crisi l’ha abbandonata. Ora però i diritti legati all’intero lavoro della figlia le frutteranno cifre da capogiro, denaro illimitato per tutta la sua vita, e oltre.

Microsoft

Microsoft

Questa terribile speculazione attuata post mortem è ormai un fatto usuale, ma scuramente non può che suscitare continua indignazione. Nessuna celebrità purtroppo riesce a sfuggire a questo disgustoso meccanismo di sciacallaggio mediatico.

Scoop post mortem

Ed ecco che arriva anche per Amy Whinehouse lo scoop postmortem. Si tratta infatti di una serie di foto inedite realizzate dal famoso fotografo Terry Richardson. Sono foto del 2007 ma ovviamente il fotografo le ha pubblicate solo ora sul suo visitatissimo blog.

Sonoi scatti indubbiamente molto belli, dai colori vivi e senza ritocchi, ovviamente nel puro e inconfondibile stile Richardson. Come abbiamo detto niente fotoshop; si vedono infatti chiaramente le smagliature sui seni di Amy, così come il dente mancante e il suo largo sorriso (all’epoca contagioso). In ogni scatto Amy è bellissima, nella sua assoluta e umana imperfezione. Ed eccola sorridente con una gallina in braccio, con i fiori bianchi tra i capelli e le spalline del reggiseno abbassate, oppure in uno scatto davvero bello mentre si scambia un bacio con il suo ex marito Blake Fielder – Civil.

Si tratta della solita Amy irriverente e eccessiva, niente di più di quello che abbiamo sempre visto. Ovviamente pubblicarle subito dopo la sua morte ha fatto salire in maniera esponenziale le quotazioni, già alte per altro, del noto fotografo. Però perché perdere l’occasione di farsi pubblicità a livello planetario in maniera gratuita? Sinceramente un fotografo che è già diventato famoso fotografando l’attuale Presidente degli Stati Uniti forse non aveva bisogno di aumentare il suo portfolio in questo modo. Ma d’altra parte perché non approfittarne? Ovviamente non condividiamo questa strategia di mercato.

L’onda cavalcata anche da Microfsoft e Amazon

Le speculazioni sulla morte della cantante naturalmente non si esauriscono con le foto di Richardson. C’è chi è riuscito a fare peggio. Microsoft è

Amazon

Amazon

riuscita a “twittare”, appena è stata ufficializzata la morte di Amy, in questo modo:

“Ricorda Amy Winehouse scaricando l’innovativo ‘Back to Black’ di Amy Winehouse su Zune”.

Davvero un gran bell’ultimo saluto. Naturalmente il PR britannico di Microsoft si è poi dovuto scusare, dichiarando che il loro intento non era assolutamente di tipo speculativo. Quali persone immorali utilizzerebbero la morte di una giovane donna come gallina dalle uova d’oro quando il letto è ancora caldo? Microsoft afferma infatti che si è trattato di uno spiacevole fraintendimento. Fraintendimento o no nel mentre il numero di downloads ha fatto il record e le casse di Microsoft si sono riempite. Certo siamo solo noi i malpensanti.

Alla pari di Microsoft anche Amazon ha dimostrato un innato tempismo. In tempi record è stata infatti allestita una sezione dedicata alla celebrazione della scomparsa cantante. Ovviamente anche in questo caso si è trattato solo di un modo per onorare la memoria della giovane appena scomparsa assolutamente al di fuori da ogni fruttuosa logica di mercato (almeno così dichiara Amazon).

A rischio di sembrare solo dei banalissimi buonisti risulta davvero inconcepibile l’estrema facilità con la quale attualmente si trasforma ogni tragedia in macchina da soldi, ogni emozione in vile denaro. Ma d’altra parte possiamo solo dissentire. Molti hanno già detto e fatto fin troppo a nostro avviso. Amy Winehouse Addio

Amy Winehouse

Amy Winehouse Addio ricordiamoti così sorridente

 



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