Burberry contro la contraffazione: causa per 100 milioni di dollari

Il mercato del falso non vede periodi di crisi, anzi, forse proprio nei periodi di crisi aumenta a dismisura. In più internet non ha fatto altro che facilitarne la diffusione planetaria. Prima, se si voleva acquistare qualcosa di falso, lo si poteva certamente fare, ma non con l’estrema facilità di oggi.

Attualmente basta una carta di credito, o più facilmente un conto paypal, e nient’altro. Nel giro di circa un mesetto, o qualcosa in più, la vostra fintissima borsa arriverà direttamente dalla Cina a casa vostra.

Naturalmente il mercato del falso non si limita semplicemente alle borse: vi stupireste di sapere quante cose false si possono trovare cercando con un po’ di attenzione su internet. E molti di questi falsi non hanno davvero nulla da invidiare ai prodotti originali. Tanto da credere che spesso le grandi “maison” si facciano fare anche gli originali direttamente in Cina.

Noi non stiamo assolutamente promuovendo l’acquisto di merce contraffatta, anche perché rimane comunque un reato, ma forse capiamo la motivazione di tali acquisti. La nostra società purtroppo ormai vive quasi completamente di ostentazione. Siamo un mondo dove una borsa firmata detta un’appartenenza sociale. Ostentare qualcosa di firmato vuol dire essere. Quindi si può capire perché sempre più persone decidono di acquistare il falso.

Dall’altro canto capiamo benissimo il problema che questo mercato crea alle grandi griffe. Anche se forse ci viene davvero difficile capire perché alcuni “oggetti” possano avere prezzi da far girare la testa, spesso completamente ingiustificati.

Risarcimenti astronomici

Le grandi Maison lamentano continue perdite a causa del mercato del contraffatto, e di ciò incolpano principalmente la Cina.

Tra i casi noti di cause miliardarie vinte possiamo sicuramente ricordare la Maison Hermes, che pochissimo tempo fa ha vinto a sua volta una causa milionaria, ma al momento non è la sola. Anche Burberry ha da pochissimo vinto una causa di 100 milioni di dollari contro un gruppo di falsari cinesi.

Burberry vince contro la contraffazione del marchio

La sentenza favorevole nei confronti di Burberry arriva direttamente dalla Corte Federale di Manhattan. Il motivo è semplice: è stato ritenuto un tentativo di vendere, da parte di siti cinesi, materiale scadente utilizzando come mezzo il marchio.

Il risarcimento non è stato l’unica vittoria del marchio inglese, più di 236 domini sono stati messi preventivamente sotto inchiesta e molti siti di commercio on line sono stati ovviamente bloccati.

Andando sui siti in questione (provate per esempio con yesburberryvision.com) potrete leggere un messaggio lasciato direttamente dall’azienda. In questo messaggio Burberry assicura di effettuare un continuo monitoraggio sulle eventuali possibilità di contraffazione del marchio. Tra le priorità dell’azienda c’è infatti la volontà di scoprire chiunque metta in commercio merce scadente con il proprio marchio. L’intento non è solo quello di proteggere il marchio e arginare le conseguenti perdite finanziarie, si tratta anche di un’importante tutela nei confronti del consumatore. Meglio evitare di cadere in ingannevoli trappole.

Non possiamo che esortarvi a stare molto attenti negli acquisti on line. Normalmente si consiglia di acquistare direttamente nei negozi monomarca, la maggior parte di questi sono forniti di store on line che vendono solo materiale non contraffatto.

Se invece volete perseverare nell’acquisto di materiale contraffatto ricordatevi che si tratta comunque di un reato punibile con multe salate, quindi decisamente a vostro rischio e pericolo.

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