The Little Black Jacket: la giacca Chanel nera in un libro fotografico
Non stiamo parlando di una semplice giacca, stiamo parlando di un capo che ha fatto la storia, in grado di influenzare non solo stilisti, ma anche semplici appassionati di moda. Si tratta della Petite Veste Noire: la classica giacca di Chanel nera, corta e profilata, a quattro tasche. Tutti la conosciamo, tutte la vorremmo nell’armadio.
La storia di un capo che ha fatto storia
Questo capo “icona” non solo ha fatto storia nel campo della moda, pare infatti che abbia una storia piuttosto interessante alle sue spalle, di quelle che solitamente animano le discussioni tra biografi e appassionati del fantastico mondo di Coco Chanel.
Esistono varie interpretazioni sulla nascita di questa famosissima giacca in passamaneria intrecciata. La più accreditata, e facilmente riscontrabile, racconta che l’idea sia venuta a Madame Coco durante uno dei tanti soggiorni curativi passati presso una famosa stazione termale del barone Hubert von Pantz.
Gli uomini che prestavano servizio presso questa stazione termale indossavano una particolare giacca tirolese a quattro tasche bordata proprio di passamaneria intrecciata. Da qui l’idea di adattare, e rivisitare, questo capo per un pubblico femminile.
La nuova giacca reinterpretata da Coco Chanel viene presentata al pubblico nel 1954, proprio al momento della riapertura a Parigi dell’atélier, rimasto chiuso a partire dal 1939 a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e della successiva occupazione tedesca.
La fortuna di un capo adattabile in ogni situazione
Nata forse per caso questa giacca diventa un simbolo della Maison Chanel, un po’ come le camelie, il numero 5, o la famosa borsa 2.55. Il capo passa indenne attraverso epoche storiche diverse e mode differenti. Il segreto è la sua capacità di adattarsi in modo semplice ai periodi storici e alle mode in corso. Abbinabile con semplicità questa piccola giacca nera diventa un capo perfetto sia per il mattino che per la sera, elegante ma facilmente smitizzabile, perfetto in ogni guardaroba, un po’ come il tubino nero da sempre presente nell’armadio della maggior parte delle donne.
Un capo che è un’icona: dalle passerelle al libro fotografico
Un capo perfetto che diventa icona. Lo stilista Karl Lagerfeld e la giornalista di moda Carine Roitfeld hanno deciso di celebrare questo capo dal fascino intramontabile realizzando un nuovo libro fotografico: The Little Black Jacket: Chanel’s classic revisited.
La presentazione di questo libro è già un evento. Si è svolta a Tokyo lo scorso 21 Marzo a corollario di una tre giorni organizzata per celebrare la Maison Chanel, un avvenimento ricco di mostre ed eventi che sta ancora facendo parlare.
L’amore di Karl Lagerfeld per questo capo d’abbigliamento è noto.
A partire dal 1983, anno in cui Lagerfeld ha assunto la direzione creativa della Maison Chanel, ogni anni è uscita una reinterpretazione della Petite Veste Noir. Questo capo è stato spesso modernizzato, reinterpretato, dissacrato e celebrato. Ma non ha mai abbandonato la passerella. Ed ecco perché un libro non risulta poi così inatteso.
Il libro fotografico si compone di circa 130 scatti dove la “piccola giacca nera” viene reinterpretata da celebrità, o icone a loro volta. Ogni scatto è una particolare interpretazione del capo, un modo per sottolineare l’enorme versatilità e soggettività di questa giacca: vediamo quindi Sarah Jessica Parker, Sofia Coppola, Roberto Bolle, Vanessa Paradis, Anne Wintour e molti altri.
In attesa del libro una mostra virtuale aperta a tutti sul sito Chanel
Il libro sarà in vendita (sicuramente a prezzi esorbitanti) a partire dall’autunno. Attualmente, e fino al 15 Aprile, la mostra fotografica di presentazione del libro è ferma a Tokyo, ma girerà il mondo. Se non potete aspettare, o non siete sicuri di poter vedere questi bellissimi scatti dal vivo, da pochissimi giorni Chanel offre sul suo sito la possibilità di visionare tutte le foto on line, una sorta di mostra virtuale che crediamo apprezzerete, Certo non è come poter vedere le fotografie dal vivo ma si tratta di un’ottima idea, curata in maniera magistrale. Non c’è da stupirsi, il mondo Chanel è perfetto sempre e comunque!
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