Snobbismo Néo – Bourgeoisie bentornato
Non è il caso di nascondersi quando se si afferma che in fondo lo snobbismo piace. Siamo in molte a ridargli il benvenuto con gioia. Non stiamo parlano naturalmente di uno snobbismo superficiale, quella forse è solo puzza sotto il naso (e molto spesso ignoranza). Stiamo bensì parlando di uno stile dal gusto raffinato, elegante, mai fuori posto, che onestamente in anni di opulenza, eccesso e volgarità ci è davvero mancato.
Questo gradito ritorno non può che manifestarsi soprattutto nel modo di essere di tutti i giorni. Questo stile discreto è caratterizzato da gonne di lunghezza almeno al ginocchio, tinte sobrie e linee classiche, un’eleganza retrò che non dimentica i dettagli che possono dare un valore aggiunto.
Naturalmente i colori preferiti sono quelli naturali, dal pastello (molto di tendenza anche nelle linee make up) all’intramontabile black and white, fino al sempre di moda blue navy. Ci piacerebbe davvero diventasse uno stile per tutti ma lo premettiamo: non è così. Portamento e grazia sono necessari: se non si tratta di doti naturali ci si può applicare, ma se mancano queste caratteristiche tutto il resto risulterà completamente fuori luogo.
Minimal chic lontano dal red carpet
I dettagli che fanno diventare ineccepibile uno stile non devono essere sfarzosi e ridondanti. Le signorine snob, quelle che noi tanto amiamo, sono semplici e sobrie, ma non per questo anonime. Una semplicità ricercata che ormai ha conquistato anche le dive.
Sempre più star, quando sono lontane dai riflettori, si concedono questo look minimal, ma soprattutto comodo: tubini, cinture a segnare la vita, colletti, colori tenui, pantaloni larghi, tween set, trench e quant’altro diventano quasi un dress code.
Un look consapevole e sicuro, perfetto soprattutto per chi – da vero snob consapevole – non ha davvero molto tempo da perdere per scegliere abbinamenti strabilianti. Una conferma quindi: le brave ragazze esistono e non c’è solo quello che ci propina quella scatola chiamata televisione.
Il fascino discreto della borghesia
Nel 1972 Luis Buñuel con il film “Le charme discret de la bourgeoisie” regala un impietoso, e forse poco veritiero ritratto della borghesia dell’epoca: non si tratta di una denuncia ma più che altro di un ritratto in chiave ironica di uno spaccato di società che spesso nasconde segreti grotteschi dietro buone maniere e un ottimo Martini servito come da manuale.
Ora siamo nel 2012 e si parla di nuovo di borghesia, ed è in particolare la donna borghese che – finalmente – riacquista il suo spazio e diventa protagonista, sempre dando uno sguardo al passato.
Naturalmente stiamo parlando di moda. Sulle passerelle abbiamo visto sfilare i tailleur, nelle versioni più classiche ma anche rivisitati in chiave più moderna con dei bermuda al posto della solita gonna o dei pantaloni.
La donna neo borghese usa con semplicità tubini e camicie per il look di tutti i giorni. Spesso abbina qualche capo eccentrico di nuovi designer emergenti, ma non disdegna di coordinare il total look.
Per quanto riguarda le scelte cromatiche basta dare uno sguardo alle riviste ed è facile intuire il ritorno dei colori tenui e pastello in tutte le gradazioni.
Ogni donna che ama lo stile ricercato non può che scegliere accessori iper sofisticati in grado di esaltare un look già perfetto: quindi spazio ai cappelli, ai gioielli, ma soprattutto alle scarpe.
Le scarpe sono sempre l’oggetto del desiderio per la maggior parte delle donne. Anche la donna che riscopre uno stile neo borghese non può che amarle. Per il suo look da giorno sono perfetti i sandali, così come i tacchi da portare con estrema disinvoltura in ogni occasione. Ma la vera scarpa protagonista di questo stile è la stringata maschile, naturalmente rivista, corretta, adattata ai tempi e alle esigenze di chi vive ogni giorno la propria vita con eleganza, e ne va fiera.
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