| A volte ritornano: il colletto staccabile

A volte ritornano: il colletto staccabile

colletto staccabile

Colletto secondo Kate Spade

I trend sono ciclici, normalmente dopo qualche anno ritornano sulle passerelle. Sono tornati gli anni ’60, gli anni ’70 e addirittura gli anni ’80. Abbiamo indossato nuovamente le spalline, le camicie floreali, i fuseaux (ma abbiamo deciso di chiamarli leggins) ed eccoci di nuovo qui a discutere su un trend che non passerà inosservato: il colletto.

Per chi è stato bambino durante gli anni ’80 sicuramente si ricorderà, magari con orrore, quei terribili colletti realizzati all’uncinetto da mamme e nonne più o meno esperte che venivano applicati su felpe e maglie di ogni genere. Basterebbe questa descrizione per invogliare chiunque al non acquisto. Ma si sa il mondo della moda è strano, quello che abbiamo odiato da piccoli diventa un “must have” da grandi, siamo assolutamente sicuri che sarà così anche per il ritorno dei colletti staccabili.

Colletto secondo Mark Jacobs

Colletto secondo Mark Jacobs


Quando un capo basic si fa prezioso e non annoia

L’idea di utilizzare un colletto nasce dalla necessità di impreziosire quei capi basic che da soli spesso non dicono niente. Per tutto l’inverno ne abbiamo visti di ogni tipo, chiunque ha proposto la sua versione: perfetti su maglioncini anonimi, vestiti e t – shirt questi colletti sono andati a ruba.

Per far capire ai meno esperti, o a chi non ha vissuto il tragico periodo degli anni ’80, i colletti in questione possono essere definiti come delle collane, ma a forma di colletto.

Colletto secondo Lanvin

Colletto secondo Lanvin

L’idea è di far diventare nuovamente il collo protagonista lasciando da parte le scollature. L’accessorio Must di quest’inverno può essere realizzato in qualsiasi variante cromatica e in qualsiasi materiale, può essere morbido, rigido, con borchie o pietre, insomma la fantasia è libera; così come l’utilizzo: si tratta di un accessorio perfetto su un austero dolcevita ma andrà altrettanto bene sul collo nudo, sta solo a voi decidere quale abbinamento scegliere per l’occasione giusta.

Non una collana, un gioiello da collo

Come la maggior parte degli accessori che in brevissimo tempo vedono la loro ascesa fino all’olimpo dei grandi stilisti è possibile trovarne di qualsiasi prezzo, ed è bene sapersi orientare tra versioni decisamente low cost e versioni da far girare la testa, e svuotare il portafoglio.

Se volete sperimentare, e non siete ancora troppo sicure di questo accessorio, naturalmente vi consigliamo di iniziare con qualcosa di economico: fate un giro da Coin o da Zara, troverete qualcosa che farà di sicuro al caso vostro. Se siete amanti del commercio on line cercate sul sito di Asos: molte versioni low cost ma glamour.

Ma iniziamo a sognare: Marc Jacobs presenta la sua versione del colletto impreziosendolo con pietre di grandi dimensioni, oro ed argento. Miu Miu ci stupisce proponendo un colletto realizzato in pelliccia: il pezzo forte è la chiusura a fiocco in satin, perfetto abbinato a dolcevita e cappotti.

Colletto secondo Delfina

Colletto secondo Delfina

 

Il modello più chic, perfetto per chi di voi si sente bon ton da testa a piedi e lo vuole dimostrare, è sicuramente il colletto presentato da Lanvin: sono semplicissime perline dorate, vi illuminerete indossandolo.

Delfina propone un modello decisamente differente, di puro taglio maschile: ma non lasciatevi ingannare, la particolare fantasia quadrettata è realizzata utilizzando un pavè di diamanti.

Se avete vissuto gli anni ’80 e siete tra le poche nostalgiche di quei bei colletti all’uncinetto vi suggeriamo di dare uno sguardo alla versione di Kate Spade: il tessuto bianco è ricreato da piccole perle, la forma è quella classica, in più è interamente realizzato a mano.

Allora, vi abbiamo convinte o no? Opterete per il nuovo trend 2012 o continuate a preferire i colletti solo se attaccati alle vostre camicie? Anche noi in effetti dobbiamo ancora abituarci all’idea di questo, purtroppo, inaspettato ritorno.



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