Il Dittatore al Festival di Cannes

La 65esima edizione del Festival del Cinema di Cannes è iniziata da poco più di un giorno ed ecco che iniziano ad arrivare le prime stravaganze da Croisette. Questa volta il protagonista è già noto al pubblico del Festival: si tratta di Sacha Baron Cohen e della sua ennesima trovata.

Un nuovo personaggio per Sacha Baron Cohen

Sicuramente vi ricorderete di Sacha Baron Cohen, o forse più facilmente vi ricorderete di alcuni suoi personaggi come Ali G, Bruno o Borat. Ecco che per l’edizione 2012 del Festival del Cinema di Cannes si presenta con un nuovissimo film e con un nuovissimo personaggio.

Il film in questione è “Il Dittatore”, ed è diretto naturalmente da Larry Charles e prodotto dallo stesso Sacha Baron Cohen.

Anche per questa pellicola siamo pronti ad aspettarci totale assenza di pudore (pudore di ogni tipo ovviamente) e tanta volgarità spesso gratuita, ma che naturalmente nasconde citazioni che solitamente non tutti sono pronti a cogliere.

Il Dittatore: la trama

Il nuovo film di Larry Charles sarà ovviamente senza pudore come i precedenti, ma pare che in questo caso il lungometraggio si sia spinto oltre rispetto ai precedenti, osando – addirittura – un po’ di più.

Il protagonista del film, cioè il Dittatore, è il “Generale – Ammiraglio” Aladeen di Wladya. La storia è semplice, grottesca forse ma decisamente reale: il compito di questo stralunato Dittatore è quello di mandare a monte il piano di pericolosi ribelli che vogliono sovvertire il sistema nel suo paese (oppresso dallo stesso Dittatore con grande passione da più di vent’anni), portando cose orribili come la democrazia e i diritti umani.

Naturalmente c’è da aspettarsi molta volgarità, continui riferimenti sessuali e tante risate. Ma il personaggio di Cohen – come i precedenti – va oltre la macchietta, costruendo una graffiante satira politica e mettendo a nudo gli eccessi – non troppo lontani dal reale – di alcuni tristissimi personaggi che fanno parte (o fortunatamente non fanno più parte) dello scenario geopolitico mondiale.

Il film, come abbiamo già ribadito, farà ridere. Andando un po’ oltre, provando a scavare un po’, sarà facile trovare critiche durissime all’America e alla sua politica del terrore post 11 settembre, ma non solo.

La satira politica permea tutto il film, ma il riferimento al capolavoro di Chaplin “Il Grande Dittatore” è innegabile.

Quello che dovrebbe far davvero riflettere è che il Dittatore caricaturizzato in questo film è davvero lo specchio del mondo in cui viviamo. Naturalmente guardando la pellicola sarà facile pensare che si tratti di semplici esagerazioni. Ma sarà davvero così? Ne siamo sicuri? Forse le nostre risate assumeranno un gusto decisamente amaro e a fine film ci capiterà di riflettere.

Invasione di campo sulla Croisette

Abbiamo ancora tempo per meditare su questo film e sul suo vero significato. Per ora infatti non è ancora nelle sale italiane, ma a Cannes l’estroso protagonista ha già fatto parlare di se in due differenti occasioni.

All’apertura del festival è spuntata dal nulla una tenda berbera, creando in pochissimo tempo un assembramento di fotografi non da poco. Ed ecco che poco dopo il Dittatore fa la sua comparsa di fronte all’Hotel Carlton. Barba lunga, occhiali scuri e divisa militare, ma come se non bastasse il comico inglese si è messo a sfilare in sella ad un dromedario provocando un enorme ingorgo.

Ovviamente le incursioni al festival non si sono fermate qui. Il Dittatore è stato avvistato con Elisabetta Canalis su uno yacht a largo di Cannes. Naturalmente i paparazzi sono riusciti a documentare il siparietto comico interpretato dall’improbabile coppia. Elisabetta si presenta in Bikini fucsia, il Dittatore in un imbarazzante completo formato costume e giacca con medaglie: ed ecco che partono le danza, naturalmente sotto lo sguardo vigile delle guardie del corpo armate fino ai denti.

Dobbiamo aspettarci altro? Speriamo proprio di si!

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