| Sindrome da Rientro dalle Vacanze: HOLIDAY BLUES

Sindrome da Rientro dalle Vacanze: HOLIDAY BLUES

HOLIDAY BLUES: come combattere la “sindrome da rientro dalle vacanze”

Le vacanze sono finite e l’umore va giù? Ecco come combattere l’ “holiday blues”. Non si tratta di un nuovo genere musicale, ma della ben più nota “sindrome da rientro”.

Irritabilità, umore nero, cefalee, insonnia, spossatezze, difficoltà a riprendere le normali abitudini quotidiane lasciate prima della partenza: è questa quella che gli americani definiscono appunto “sindrome da ritorno dalle vacanze” e che in questi giorni di fine estate avrà contagiato sicuramente gran parte degli italiani ormai rientrati in città, per i quali le parole ferie, vacanze, mare, sole, relax, non verranno più pronunciate per almeno qualche mese.

Secondo gli studiosi, il problema si riscontra nel 10 – 25% dei vacanzieri e a provocarlo è ovviamente il disagio dovuto all’impatto con i vecchi ritmi di vita, soprattutto quelli lavorativi: traffico, ritorno in ufficio, stress da lavoro accumulato che ha tutta la necessità di essere smaltito, scadenze, orari, insomma passare da lettino e ombrellone a computer e scrivania, sembra davvero essere un trauma per la gran parte dei vacanzieri, ma a tutto c’è una soluzione.

Sindrome da rientro dalle vacanze

Stanchezza in ufficio di rientro dalle vacanze

In fondo non si tratta di altro se non di un disagio psico – fisico, o meglio fisiologico che può certamente essere smaltito in una decina di giorni, un paio di settimane al massimo, ovviamente con i giusti accorgimenti atti a rendere il tutto il meno traumatico e “doloroso” possibile.

Tre regole fondamentali

Assolatte, l’associazione dei produttori lattiero-caseari suggerisce tre regole attraverso le quali tenere testa all’ “holiday blues”: cominciare la giornata facendo una colazione completa, tenersi attivi e in movimento, ristabilire il giusto ritmo tra sonno e veglia, ovvero ristabilire degli orari regolari di modo che il corpo possa riabituarsi senza ulteriori traumi alla vita di città.

holiday blues

Colazione completa contro l' "holiday blues"

Fare una colazione completa: sembra proprio questo il modo migliore per affrontare le faticose e impegnative giornate che seguono il rientro al lavoro dopo le ferie. Un’alimentazione corretta, capace di dare al corpo il giusto apporto calorico per iniziare la giornata è importante per affrontare al meglio tutto ciò che ci aspetta al nostro ritorno in ufficio; è per questo motivo che non devono mai mancare sulla nostra tavola di prima mattina, latte, yogurt o burro, dal momento che forniscono al nostro organismo i “fosfolipidi”, importantissimi perché agiscono in modo più che positivo sul tono dell’umore, migliorando dunque la nostra risposta allo stress, ma soprattutto le nostre funzioni cognitive. In altre parole, sono una mano santa nell’affrontare e combattere i terribili vuoti di memoria, le frequenti difficoltà di concentrazione e ovviamente i nostri cali di umore.

Seconda regola: tenersi attivi e in movimento, quasi come se fossimo ancora in vacanza, anche se durante quest’ultima avevamo dalla nostra parte il fatto di vivere sempre all’aria aperta che non ci ha sicuramente reso difficile dedicarci ad attività sportive.

Passeggiata con il cane

Non importa che si facciano grandi corse o sforzi di chissà che genere, basta anche una semplice passeggiata a mantenere vivo e attivo il nostro organismo, si può andare a piedi al lavoro o al supermercato, evitando quindi lo stress del traffico o dei mezzi pubblici, o ancora fare una camminata o un giro in bici nel parco sotto casa. Questo ovviamente contrasterebbe l’impatto con la sedentarietà delle lunghe ore in ufficio costretti sotto le nostre scrivanie. Camminare, andare in bicicletta, correre, portare a spasso il cane non sono altro che buone abitudini che aiutano il corpo a combattere la piccola depressione post vacanze, ma anche la mente ad evadere oltre i problemi e la routine lavorativa che hanno invaso nuovamente le nostre vite di ritorno dal mare.

Dopo ore di ufficio, lunghe camminate o corse nel parco è importante poi offrire al nostro corpo il giusto riposo e la possibilità di recuperare tutte le energie perse, inevitabilmente, durante le ferie e quelle necessarie per affrontare al meglio la stagione lavorativa.

Dormire bene è una delle regole fondamentali dopo il rientro dalle vacanze

Andare a letto e alzarsi ad ore regolari provando a riequilibrare i nostri ritmi corporei e mentali è sicuramente un modo eccellente per rimettersi in forze e affrontare il rientro con la giusta serenità pscico – fisica. Dormire bene, ma soprattutto abbastanza (almeno sette ore a notte) per permettere al nostro corpo di riprendere il proprio ritmo è importante a livello mentale, ma anche fisico, aiuta il cuore che ovviamente ne risulta meno affaticato, ma soprattutto ci consente di recuperare e accumulare tutta l’energia necessaria per iniziare e affrontare la giornata lavorativa che ci aspetta.

Il tutto ovviamente può essere favorito da delle buone e sane abitudini alimentari anche per quanto riguarda la cena. Dimentichiamo almeno per un attimo cibi elaborati e piatti ipercalorici, perché sicuramente ne avremmo già fatto la scorta durante le nostre vacanze e diamo la preferenza ad una cena leggera che includa, soprattuto, alimenti come i prodotti lattiero-caseari ad alto contenuto di triptofano, ovvero quell’amminoacido che favorisce la sintesi della serotonina, che altro non è se non il neurotrasmettitore celebrare che stimola e favorisce il rilassamento. Se questo non basta a farci dormire sonni tranquilli, nulla ci vieta di berci un bel bicchiere di latte o di mangiare uno yogurt prima di addormentarci, meglio ancora se ad essi aggiungessimo dello zucchero o del miele che favoriscono l’azione del triptofano sul nostro sistema nervoso.

Soggetti più a rischio: i “delusi” dalle vacanze

Ma chi sono i soggetti più esposti all’ “holiday blues”? Sicuramente quelli che possiamo definire i “delusi” dalla villeggiatura, ovvero tutti quelli che caricano la vacanza di esagerate aspettative, quelli che vedono in quest’ultima la soluzione ad ogni problema e la cura ad ogni dispiacere accumulato nel corso dell’anno durante la nostra vita quotidiana.

Si tratta di un atteggiamento ovviamente sbagliato dal momento che ci induce ad idealizzare la nostra vacanza piuttosto che a viverla pienamente; anzi nel momento in cui la realtà, seppur divertente e leggera del periodo vacanziero, si rivela ben lontana dalle nostre aspettative, in noi non proviamo altro se non un profondo senso di irrisolto e di insoddisfazione dovuto non solo al fatto che il periodo di ferie non si è rivelato come lo avevamo immaginato, ma soprattutto ad un nostro tentativo di colpevolizzarci per non essere stati in grado di vivere pienamente e come avremmo sognato il periodo di riposo e di pausa dalla quotidianità lavorativa.

“Ma chi me l’ha fatto fare!”

Insomma analizzando così il nostro rientro dalle vacanze potrebbe venirci in mente una cosa tipo “ma chi me l’ha fatto fare!”, in realtà non è proprio così, partire è stata sicuramente la cosa migliore per staccare un po’ dalla routine e dal lavoro stesso, malgrado il fatto che al rientro, soprattutto in questo campo, siamo messi peggio di prima.

Spiaggia di un villaggio turistico

Il segreto sta non solo nel seguire tutti gli accorgimenti possibili per evitare di stressare ulteriormente il nostro corpo, ma soprattutto nella nostra capacità di prendere le vacanze per quello che sono. Non ci salveranno dai problemi lavorativi o di altro genere, né tanto meno lo faranno in futuro o con un ulteriore periodo di ferie; al contrario ci consentiranno di respirare un po’ al di fuori delle mura dell’ufficio e lontano dalla frenesia della città.

Perciò non addoloriamoci se le nostre ferie non sono come ce le siamo immaginate, né tanto meno se sono finite troppo presto e impariamo a fare nuovamente i conti con la nostra città, con i suoi ritmi veloci, con il suo traffico e il capo che incombe su di noi con le scadenze da rispettare e magari, pensiamo alla possibilità di un’altra vacanza, al fatto che l’estate tornerà e che saremo di nuovo al mare e che quel sole e quel lettino ci salveranno nuovamente, anche se solo per qualche tempo, dalla nostra routine.

L’importante è non sperare che la vacanza faccia il miracolo e magari adottare le tre regole di cui vi abbiamo parlato sopra non solo nei dieci giorni dopo il rientro, quando il nostro umore sembra rasentare il fondo, ma con costanza e quotidianamente, chissà forse il nostro corpo ne sarà felice e magari la smetteremo di vedere la vacanza come l’ultima spiaggia su cui letteralmente salvarsi dopo un anno di lavoro e impareremo a vederla semplicemente per quello che è.

Meno stress durante l’anno

Spiaggia e ombrelloni

O meglio ancora se ci arrivassimo meno stressati e più tonici e reattivi, grazie alle buone abitudini adottate durante tutto l’anno, potremmo anche evitare di considerare la vacanza solo come l’unico momento possibile per rilassarsi e arenarci sotto il sole e considerare l’eventualità di utilizzare questo periodo di stacco per vedere il mondo, camminando, visitando posti piuttosto che passare le nostre ferie sdraiati su una sdraio sotto il nostro ombrellone costretti a guardare i compagni vacanzieri dell’ombrellone davanti, per tutta la durata delle ferie, per poi tornare in ufficio a guardare lo schermo del nostro computer o il collega che abbiamo davanti.

Preserviamo le energie, solo così non avremmo alcun bisogno di regalarci periodo sabbatici per poterle recuperare perché siamo ormai andati in riserva. Pensateci per il prossimo anno e mi raccomando, iniziate da ora. Che la ripresa dall’ “holiday blues” non sia solo un modo per riprendersi da queste vacanze, ma anche un modo per vivere meglio quelle dell’anno prossimo, chissà, magari saranno davvero quelle che abbiamo sempre sognato, forse torneremo meno delusi e in quel caso l’ “holiday blues” resterà solo un ricordo.

 



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