| Censimento Istat 2011. Ecco i risultati

Censimento Istat 2011. Ecco i risultati

L’ultimo censimento italiano era datato 2001, da allora la popolazione italiana è cresciuta di quasi 2,5 milioni di abitanti, soprattutto grazie alla presenza nel nostro paese di immigrati. Si segnala anche un vertiginoso aumento di chi vive in tende e roulotte: nel 2001 erano circa 23 mila, oggi sono più di 71 mila. Questi i primi dati emersi dall’elaborazione delle schede pervenute per il censimento del 2011.

L’Istat presenta i primi dati provvisori

L’istat ha appena presentato i dati provvisori del 15° censimento che fotografa la situazione dell’Italia datata 9 Ottobre 2011.

Censimento Istat 2011

Censimento Istat 2011

Come già abbiamo accennato si assiste ad un incremento del 4,3% in più per quanto riguarda i residenti nel nostro paese. Le famiglie sono più numerose ma con una leggera flessione per quanto riguarda i membri appartenenti, siamo infatti passati da 2,6 a 2,4.

In Italia ci sono più donne, circa 58 ogni 100 abitanti, il 46% della popolazione censita vive in aree del Nord, il 19% al Centro e il 35% nelle aree del Sud e delle Isole.

Una società più povera

Tra i dati più rilevanti più nota principalmente un impoverimento della popolazione. Il numero degli stranieri risiedenti in Italia rispetto al 2001 è triplicato. Ma il dato più allarmante è sicuramente quello che indica che in questi dieci anni è triplicato il numero di cittadini italiani residenti in baracche, roulotte, tende, o similari, l’Istat definisce questo aumento come “vertiginoso”.

Sul versante opposto si registrano quasi 3 milioni di case “potenzialmente” non occupate. Rispetto al 2001 si registra l’11% in più di edifici. Sono stati censiti 9.607577 numeri civici, il 53% di questi erano legati ad abitazione, il 45,9% erano non abitativi, il rimanente 0,6 è legato a complessi non abitativi come caserme e ospedali.

Un interessante confronto tra numeri di interni ad uso abitativo di ciascun indirizzo e numero di famiglie registrate in anagrafe fa emergere un dato sconcertante: in Italia esistono 2.708.087 potenziali abitazioni libere, o in alternativa occupate da famiglie che però non sono regolarmente iscritte alla anagrafe.

Gli stranieri in Italia

Censimento 2011 - i questionari istat

Censimento 2011 - i questionari istat

La presenza di stranieri in Italia incide sulla popolazione per 6,34%. E’ principalmente grazie alla presenza degli stranieri che si può attestare un aumento della popolazione italiana, per quanto riguarda i cittadini italiani si assiste invece ad una staticità demografica.

La presenza di stranieri è concentrata per la maggior parte nei territori del Nord – ovest del paese (89,9 ogni mille abitanti) e nel Nord – est (93 ogni mille abitanti). Brescia registra la più alta percentuale di popolazione straniera: circa il 16%.

Alcuni dati storici

Dal primo censimento del 1861, anno dell’unità d’Italia, la popolazione residente nel nostro paese è triplicata. L’aumento della popolazione si è assestato in particolare nell’area del Centro Nord, qui il 70% dei comuni presenti ha potuto registrare un aumento demografico sostanziale.

Come valore opposto si è registrato un decremento di residenti per circa il 60% dei comuni presenti nelle aree del Centro – Sud e delle Isole.

I questionari istat e l’elaborazione dei dati

Dopo aver analizzato come è cambiata la popolazione in questi 10 anni l’Istat ci fornisce anche alcuni dati sui questionari e su come è avvenuta la compilazione degli stessi.

Si è rilevato che il 44% dei questionari è stato consegnato direttamente presso gli Uffici Comunali. Il 22,6% è stato consegnato invece agli uffici postali. La soluzione dell’invio telematico tramite internet è stata scelta dal 33,4% della popolazione censita.

Un altro dato interessante afferma che il questionario è stato compilato per via telematica per la maggior parte da famiglie che risiedono in comuni fino a 5 mila abitanti, il 40% di questi al Sud.

Per sapere i dati specifici di ciascun comune l’Istat dichiara che si dovrà attendere almeno fino al 31 dicembre prossimo. I primi dati riguarderanno sesso, anno di nascita e la cittadinanza. Per tutti gli altri dati si dovrà attendere maggio 2014.



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